ALBERTO BIASI
Politipi
A cura di Federico Sardella
in collaborazione con Archivio Alberto Biasi
Milano, Dep Art Gallery
Opening lunedì 26 maggio, ore 18:00
27 maggio – 13 settembre 2025
Dep Art Gallery è lieta di presentare “Alberto Biasi. Politipi”, quarta mostra monografica dedicata all’artista nato a Padova nel 1937, tra i più rappresentativi dell'arte ottico-dinamica internazionale.
La mostra, a cura di Federico Sardella e realizzata in collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi, si concentra sulla serie di opere "Politipi", realizzate da Biasi a partire dalla fine degli anni Sessanta, nelle quali, oltre a cogliere quegli elementi tipici in grado di determinare tensioni percettive, ottiche e dinamiche, risulta evidente come i materiali e le strutture siano governate da una certa pittoricità tanto da risultare opere oggettuali e, al tempo stesso, dipinte.
I "Politipi" sono opere tridimensionali composte da più elementi accorpati o sovrapposti, che creano effetti di profondità e movimento attraverso la manipolazione dei materiali, delle luci e delle ombre, sempre considerando lo spazio: lo spazio della tela e della pittura.
Come lo stesso Biasi ha affermato, "L'arte non è solo una questione di forma, ma anche di energia e di movimento". I "Politipi" incarnano questo concetto, invitando lo spettatore e cogliere la variazione e l’ampliamento, a esplorare la relazione tra l'opera, lo spazio, i colori e la luce.
La serie "Politipi" rappresenta un momento cruciale nella ricerca artistica di Biasi, testimoniando la sua capacità di dare vita a elaborati intrisi di una spazialità ambientale che coinvolgono lo spettatore in un'esperienza sensoriale unica, interattiva e immersiva. "Il mio obiettivo è quello di creare un'opera che non sia solo un oggetto, ma un'esperienza", afferma l’artista definendo un metodo che, dal suo esordio alla fine degli anni Cinquanta, si è evoluto negli anni senza mai tradire i presupposti iniziali.
La scelta di concentrare il percorso espositivo su questo gruppo di lavori offre al pubblico l'opportunità di esplorare la profondità e la complessità di questa serie di elaborati così misteriosi e sensuali, in bilico tra pittura, oggetto, rilievo e scultura. Lavori in grado di determinare immagini mutevoli e sempre inedite così come luoghi percepibili in senso stretto in quanto tali che, a tutti gli effetti, determinano possibili compressioni e simultaneamente dilatazioni spaziali che riconducono l’immagine entro un perimetro, senza che questa possa però essere confinata nei suoi limiti.
Così come un in ambito tipografico o informatico con “politipo” si intende anche l’eventuale unione di due o più caratteri a scopi percettivi, ugualmente nei “Politipi” di Alberto Biasi il senso dell’unione, dell’accorpamento, della sovrapposizione, dell’attraversamento, della mimesi sino alla fusione, trova sviluppo nella giustapposizione di tecniche e di materiali in grado di rendere appieno il senso dell’impegno artistico di Biasi. Sfruttando le possibilità e le potenzialità di un materiale industriale, plastico e flessibile, come il PVC che viene sottoposto a torsioni che modificano la regolarità della disposizione verticale delle lamelle, unitamente alla pittura, la cui presenza è indiscutibile, Biasi coniuga le due condizioni – apparentemente inconciliabili – e va a determinare configurazioni personalissime e cromatismi cangianti.
Per l’occasione della mostra, pensata in stretta collaborazione con l’artista, sarà pubblicato un volume bilingue italiano inglese con la riproduzione di tutte le opere esposte e un lungo dialogo tra Alberto Biasi e Federico Sardella realizzato nello studio di Padova nell’aprile di questo anno.
ALBERTO BIASI
Polytypes
Curated by Federico Sardella
in collaboration with Archivio Alberto Biasi
Milan, Dep Art Gallery
Opening day: Monday 26 May, 6 p.m.
May 27th – September 13th 2025
Dep Art Gallery is pleased to announce “Alberto Biasi. Polytypes”, the fourth monographic exhibition dedicated to the artist, born in Padua in 1937, one of the most emblematic figures of international optical-dynamic art.
The exhibition, curated by Federico Sardella and organized in collaboration with the Archivio Alberto Biasi, focuses on the series of “Politipi” (“Polytypes”) works created by Biasi from the late Sixties onwards; in these works, besides capturing those typical elements that can generate perceptual, optical and dynamic tensions, the materials and structures are evidently governed by a certain pictoriality to the point of being both object and painted works at the same time.
The “Polytypes” are three-dimensional works consisting of several merged or overlapping elements that create effects of depth and movement through the use of materials, light and shadow, while always considering space: the space of the canvas and the painting.
As Biasi himself said, “Art is not only about form, but also about energy and movement”. The “Polytypes” embody this concept, inviting the viewer to capture variation and expansion, to explore the relationship between artwork, space, colours and light.
The “Polytypes” series marks a crucial moment in Biasi’s artistic research, demonstrating his ability to create works imbued with an environmental spatiality that engage the viewer in a unique, interactive and immersive sensory experience. “My goal is to create a work that is not just an object, but an experience as well”, says the artist, establishing a method that, since his debut in the late Fifties, has evolved over the years without ever betraying its initial assumptions.
The choice to focus the exhibition on this group of works gives the public the opportunity to explore the depth and complexity of a series of such mysterious and sensual creations, which move between painting, object, relief and sculpture. These works can produce variable and ever new images, as well as places that can be perceived in the strict sense of the word, which in fact determine possible compressions and simultaneous spatial expansions that bring the image back within a perimeter, yet without being confined within its limits.
Just as a ‘polytype’ in typography or computer science also refers to the possible union of two or more characters for perceptual purposes, in Alberto Biasi’s “Polytypes” the sense of union, of unification, of overlapping, of crossing, of mimesis to the point of fusion, is developed in the juxtaposition of techniques and materials that fully express Biasi’s artistic commitment. Exploiting the possibilities and potential of an industrial, plastic and flexible material such as PVC, which is subjected to torsions that alter the regular vertical arrangement of the slats, together with painting, whose presence is undeniable, Biasi combines these two – apparently incompatible – conditions to create highly personal configurations and iridescent colours.
The exhibition, conceived in close collaboration with the artist, will be accompanied by the publication of a bilingual Italian-English volume containing all the artworks on display, as well as a long dialogue between Alberto Biasi and Federico Sardella, which took place in April this year in the artist’s Padua studio.