Giuseppe UNCINI

Giuseppe UNCINI

Architetture n.220 2007

Cementarmato n15 1960

Dimore. 46 1984

Ferrocemento n.27 1965

Spazi di ferro n.74 1990

Dimore n.47 1985

Spazicemento n.19 1995

Spazicementi n.18 Officina di Gorgia 1996

Architetture n.175 2004

Senza titolo 1960

Senza titolo 1961

Senza titolo 1970

Senza titolo 1976

Senza titolo 1976

Senza titolo 1978

Senza titolo 1978

Senza titolo 1978

Senza titolo 1980

Senza titolo 1980

Senza titolo 1980

Dimore 1982

Senza titolo 1984

Senza titolo 1985

Senza titolo 1991

Senza titolo 1993

Senza titolo 1994

Senza titolo 1996

Senza titolo 1996

Senza titolo 2005

Senza titolo 2006

Giuseppe Uncini nasce a Fabriano nel 1929.
Dopo gli esordi nella sua Città natale, nel 1953, su esortazione del conterraneo Edgardo Mannucci, si trasferisce a Roma, ospite del suo studio, dove entra in contatto con alcune figure dell’arte italiana e internazionale residente nella Capitale (Capogrossi, Afro, Mirko, Gentilini, Cagli e poi Franchina e Colla che insieme a Emilio Villa frequentavano assiduamente gli studi di Burri e di Mannucci).
Nel 1955 partecipa alla VII Quadriennale di Roma a Palazzo dell’Esposizione e, due anni dopo, espone per la prima volta in Germania, a Francoforte sul Meno, alla collettiva “Abstrakte italianische Kunst”.

Nel 1956-57 inizia il ciclo di opere chiamato “Terre”, tavole realizzate con tufi, sabbia, cenere e pigmenti colorati. Ma la svolta nell’evoluzione artistica di Uncini si ha con la creazione, tra il 1957 e il 1958, dei primi “Cementarmati”, opere realizzate con ferro, cemento e rete metallica che lasciano intravedere la struttura portante del loro farsi, in contrasto con le superfici compatte e ruvide del cemento che spesso espongono la venatura della cassaforma. Nei suoi lavori è evidente la ricerca geometrico-spaziale che pone in primo piano il principio costruttivo e architettonico dove “la materia non è più, scrive Giovanni Maria Accame, come nell’Informale, metafora di una condizione esistenziale, ma diventando ricettiva alle stimolazioni esterne e confrontandosi con la realtà storica, si presenta come materiale”.

Si susseguono diverse mostre che vedono riunita la così detta Giovane scuola romana: Uncini, Festa, Lo Savio, Angeli e Schifano. La prima importante personale è del 1961 alla Galleria l’Attico di Roma. Nel 1963 si ufficializza la fondazione del Gruppo Uno con Biggi, Carrino, Frascà, Pace e Santoro che terranno una serie di esposizioni e pubblicheranno un manifesto che ne spiega la poetica. Il Gruppo Uno, scioltosi nel 1967, contrapponeva alla ricerca dell’Informale, l’idea di un’arte legata alla teoria della percezione, suggerendo la diversa funzione dell’Artista nella società. Argan fu uno dei più convinti sostenitori di questo Gruppo.

La ricerca di Uncini prosegue dal 1962 al 1965 con i “Ferrocementi”, dove il cemento estremamente levigato, fino a perdere ogni riferimento di tipo materico, ha nel tondino di ferro il vero protagonista che se determina le dimensioni del cemento, si fa linea di continuità tra il limite esterno e parti interne. Segue nel 1965 il gruppo di lavori “Strutturespazio”, che saranno poi presenti alla XXXIII Biennale di Venezia del 1966. Nel 1968, Uncini pone il suo interesse alla funzione dell’ombra che a lungo lo accompagnerà nella realizzazione delle sue opere ed è proprio in quell’anno che Palma Bucarelli gli commissiona la “Porta aperta con ombra” che sarà esposta a divisione di due ambienti nella Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.

Gli incontri con la Galleria Christian Stein a Torino (personali nel 1968, 1971 e 1975) e con lo Studio Marconi a Milano (personali nel 1973, 1976, 1980 e 1995) segnano una tappa importante nella carriera dell’Artista.
Nasce poi tra 1969 e 1972 la serie dei “Mattoni” e tra il 1972 e il 1978 la serie delle “Ombre”, la cui massiccia presenza architettonica dialoga e si confronta con la propria ombra anch’essa costruita e resa volume.
Gli anni ’80 sono segnati dalle “Dimore”, superfici che danno l’idea di un paesaggio architettonico: edifici, porte, finestre, soglie e la loro ombra portata. Nel 1984 Uncini è ancora presente alla Biennale di Venezia con una sala personale. Nel 1990 partecipa alla rassegna L’Altra Scultura a Madrid, Barcellona e Darmstadt con il nuovo ciclo “Spazi di ferro”. Nel 1994, con le opere “Spazicemento”, Uncini inizia la collaborazione con la Galleria Fumagalli di Bergamo. Prosegue il suo lavoro con la serie dei “Muri di cemento”.

Nel 1999 espone al PS1 di New York in Minimalia. Nel 2001 un’importante retrospettiva sul lavoro di Uncini si tiene alla Stadtische Kunsthalle di Mannheim. Nel settembre 2002 sono allestite due importanti personali a Milano, alla Galleria Christian Stein e alla Galleria Giò Marconi, mentre a cavallo tra il 2002 e il 2003, la Galleria Fumagalli di Bergamo, accanto ad alcuni pezzi storici, propone una serie di gioielli in oro, argento e brillanti, realizzati con la tecnica della fusione a cera persa.

Dal 2004 prosegue il suo lavoro con le “Architetture”. Nel 2007 si allestiscono in contemporanea tre diverse personali alla Fondazione Marconi e Galleria Christian Stein di Milano e alla Galleria Fumagalli di Bregamo.

Nel 2008, in occasione della Fiera di Bologna, viene presentato al pubblico il Catalogo Ragionato dell’Opera di Giuseppe Uncini, a cura di Bruno Corà. Lo stesso anno inizia il nuovo ciclo “Artifici” e gli viene commissionata un’importante opera per il Parco delle Sculture del MART di Rovereto e nel contempo inizia a lavorare al progetto per la mostra antologica itinerante da tenersi tra il 2008 e il 2009 allo ZKM di Karlsruhe, al MART di Rovereto e al Landesmuseum Joanneum di Graz. Nella notte del 31 marzo, a 79 anni, Uncini si spegne improvvisamente nella sua casa-studio di Trevi.

Nella città umbra di Foligno, terra alla quale Uncini fu legato per gran parte della sua esistenza, il CIAC - Centro Italiano Arte Contemporanea, dedicoò una mostra ai primi Cementarmati e all“ultima produzione (2011). Nel 2019 la Galleria Nazionale d“Arte Moderna gli ha tributato la retrospettiva Giuseppe Uncini. Realtà in equilibrio.

Giuseppe Uncini was born in Fabriano in 1929.
His initial artistic pursuits took place in his hometown, then, in 1953, at the urging of Edgardo Mannucci, also from Fabriano, he moved to Rome. He lived in Mannucci's studio, where he encountered many of the Italian and international artists residing in the capital (Capogrossi, Afro, Mirko, Gentilini, Cagli, and later Franchina and Colla, who along with Emilio Villa were regular visitors in the studios of Burri and Mannucci).
In 1955 he participated in the VII Quadrienniale di Roma at the Palazzo delle Esposizioni, and two years later he exhibited for the first time in Germany, at the group exhibition “Abstrakte italianische Kunst”, held in Frankfurt am Main.

In 1956-1957 he began working on the series entitled “Terre” [Earths], works on boards realised with tuff volcanic rock, sand, ashes and coloured pigments. However, the turning point in Uncini's artistic development came with the creation, in 1957 and 1958, of his first “Cementiarmati” [Reinforced cements], sculptures created using iron, cement and wire netting. In these works structural supports are visible, creating a contrast with their rough, compact cement surfaces which often show the veining left by their formwork. Uncini aims at clear spatial-geometric solutions in his works, emphasising a constructive and architectural principle in which “material no longer exists, according to Giovanni Maria Accame, as a metaphor for an existential condition, as in Art Informel, but is becoming receptive to external stimuli, and thus, comparing itself to historical reality, presents itself as actual matter”.

These works were followed by several exhibitions by the so-called Giovane scuola romana: Uncini, Festa, Lo Savio, Angeli and Schifano. His first important solo exhibition was in 1961 at the Galleria l'Attico in Rome. The “Gruppo Uno”, formally established in 1963 with fellow artists Biggi, Carrino, Frascà, Pace and Santoro, organised a series of exhibitions and the publication of a manifesto outlining its ideas. The Gruppo Uno, disbanded in 1967, distanced itself from Art Informel, proposing a concept of art that was connected to the theories of perception, and suggested a different role for the artist in society. Giulio Carlo Argan was one of the main proponents of the group.

Uncini's artistic research continued with “Ferrocementi” [Iron-Cements], from 1962 to 1965, in which the cement is so smooth it practically loses its material quality. Here the iron rebar becomes the real protagonist, determining the dimensions of the cement and the relationship between interior and exterior. These works were followed by “Strutturespazio” [Space structures], created in 1965, which were presented at the XXXIII Venice Biennial in 1966. In 1968 Uncini became interested in the relation between object and shadow, a concern which accompanied him in the realisation of his works for several years. Also in 1968, Palma Bucarelli commissioned the work “Porta aperta con ombra” [Open Door with Shadow], which was exhibited between two rooms at the Galleria Nazionale di Arte Moderna in Rome.
The artist's encounters with Galleria Christian Stein in Turin (solo exhibitions in 1968, 1971 and 1975), and with Studio Marconi in Milan (solo exhibitions in 1973, 1976, 1980 and 1995) were important milestones in his career.

The series “Mattoni” [Bricks] originated in the years 1969-72, and between 1972 and 1978 Uncini created the series “Ombre” [Shadows], in which massive architectural presences dialogue with and confront the artist's own shadow, which has also been constructed and rendered into a volume.

The 1980s were represented by “Dimore” [Dwellings], surfaces which suggest architectural landscapes: buildings, doors, windows and thresholds, complete with their own shadows. In 1984 Uncini was once again present at the Venice Biennial with a solo exhibition room. In 1990 he participated in the serial exposition L'Altra Scultura in Madrid, Barcelona and Darmstadt, with a new cycle entitled “Spazi di ferro” [Spaces of Iron]. In 1994 Uncini began a collaboration with the Galleria Fumagalli in Bergamo with his works “Spazicemento” [Concrete spaces]. These were followed by his series “Muri di cemento” [Concrete Walls].

In 1999 his works were exhibited at PS1 in New York, in the Minimalia exhibition. In 2001, an important retrospective on his work was held at the Stadtische Kunsthalle in Mannheim. In September 2002, two important solo exhibitions were held in Milan, at Galleria Christian Stein and at Galleria Giò Marconi, while between 2002 and 2003, Galleria Fumagalli, in Bergamo, exhibited a series of jewels made with diamonds, gold and silver, created using the technique of lost-wax casting; the jewels were presented together with some historical works.

His next works, from 2004 on, were titled “Architetture” [Architectures]. In 2007, three solo exhibitions took place at the same time, at Fondazione Marconi and Galleria Christian Stein in Milan, and at Galleria Fumagalli, in Bergamo.

In 2008, on the occasion of the Fiera di Bologna, a catalogue raisonné of Giuseppe Uncini's work, edited by Bruno Corà, was presented to the public. In the same year he started the new cycle entitled “Artifici” [Artifices], he was commissioned to create an important work for the Sculpture Park at MART, in Rovereto, and he began working on a project that included an itinerant anthological exhibition to be held between 2008 and 2009 at ZKM in Karlsruhe, at MART in Rovereto, and at the Landesmuseum Joanneum in Graz.

He died unexpectedly at the age of 79, at his home-studio in Trevi, on the night 31 March, 2008.

Foligno, land to which Uncini was linked for most of its existence, the CIAC - Italian Center for Contemporary Art, dedicated an exhibition to the first Cementarmati and the last production (2011). In 2019 the National Gallery of Modern Art awarded him the retrospective Giuseppe Uncini. Reality in balance.

Mostre personali / Personal exhibitions

2023
Milano, Dep Art Gallery, Giuseppe Uncini
Ceglie Messapica, Dep Art OUT, Giuseppe Uncini

2019
Termoli, Museo MACTE, Giuseppe Uncini. Termoli 2019
Milano, Fondazione Marconi, Giuseppe Uncini. La conquista dell'ombra
Roma, GNAM, Giuseppe Uncini. Realtà in equilibrio

2016
Lucca, Galleria Claudio Poleschi, Chiesa di San Matteo, Giuseppe Uncini. Dimore
Milano, Galleria Tega, Giuseppe Uncini. Dimore

2015
Pescara, Vistamare, Giuseppe Uncini
Milano, Fondazione Marconi, Giuseppe Uncini. In principio era il disegno. Disegni 1959-1977
Milano, Cardi Gallery, Giuseppe Uncini. Cemento e cemento disegnato: works from 1958 to 2008
Chiari, Galleria d’Arte L’incontro, Giuseppe Uncini. L’artista come homo faber
Bergamo, Galleria Fumagalli, Giuseppe Uncini. Cemento e cemento disegnato: works from 1958 to 2008

2014
Milano, Miart, Galleria Fumagalli, Standard, Giuseppe Uncini – Matias Faldbakken

2013
Matera, Musma, Le maquette di Giuseppe Uncini e un gruppo di disegni 1958 – 2006
Aqui Terme, Globart Gallery, Uncini. Il cemento anche disegnato

2012
Milano, Spazio PAePA, Giuseppe Uncini. Pensare con le mani

2011
Foligno, CIAC - Centro Italiano Arte Contemporanea, Uncini. I primi e gli ultimi
Pietrasanta, Cardi Gallery, Giuseppe Uncini Opere Anni 60-90

2010
Roma, Oredaria Arti Contemporanee
Bergamo, Galleria Fumagalli
Roma, Istituto statale d’Arte Roma 1. Museo artistico industriale Ds. Lanfranco Di Ubaldo, Uncini scultore Giuseppe. I maestri d’arte e la memoria. VII edizione
Milano, ProgettoArte - ELM, Giuseppe Uncini, la misura del costruire
Livorno, Galleria Giraldi, Giuseppe Uncini. A carte scoperte

2009
Graz, Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum, Giuseppe Uncini. Scultore / Bildhauner 1929-2008
Roma, Galleria dell’Accademia Nazionale di San Luca, Giuseppe Uncini. Scritti, manifesti, interviste. Dalle Terre agli Artifici

2008
Karlsruhe, ZKM - Museum fur Neue Kunst, Giuseppe Uncini. Scultore / Bildhauner 1929-2008
Rovereto, MART, Giuseppe Uncini. Scultore / Bildhauner 1929-2008

2007
Bergamo, Galleria Fumagalli, Uncini
Milano, Galleria Christian Stein, Uncini
Milano, Galleria Giò Marconi, Uncini

2005
Roma, Studio Erica Fiorentini, Uncini costruire dal 1960
Roma, Mara Coccia, Giuseppe Uncini. Carte

2004
Nardò, Galleria L’Osanna, Giuseppe Uncini. Opere degli anni Ottanta. La geometria come mezzo

2002
Milano, Galleria Christian Stein; Galleria Giò Marconi, Giuseppe Uncini – Opere 1958/2000
 Bergamo, Galleria Fumagalli, Giuseppe Uncini. A cera persa

2001
Finale Ligure, Valente Arte Contemporanea, Uncini: Materia e poetica
Mannheim, Stadtische Kunsthalle Mannheim, Giuseppe Uncini – Raum aus Flache und Struktur

2000
Pistoia, Palazzo Fabroni, Giuseppe Uncini. L’immaginaria misura

1999
Pesaro, Centro per le Arti Visive, ex Pescheria, Uncini. "Cementarmato"

1998
Termoli, Galleria Civica d’Arte Contemporanea; Roma, Joyce & Co, Gruppo Uno 1962-1967. Gli anni ‘60 a Roma

1997
Roma, Qui Arte Contemporanea; Galleria Edieuropa, Giuseppe Uncini,
Bergamo, Galleria Fumagalli, Uncini. Opere 1958 – 1996
Salerno, Galleria Paola Verrengia, Le Carte della Scultura
Roma, Galleria L’Attico, Giuseppe Uncini. Cementarmati 1958 – 1961

1996
Venezia, Galleria Traghetto, Uncini - Spazi di ferro
Roma, Associazione Culturale L’Attico, Martiri e Santi - Armati di cemento
Roma, L’Officina di Gorgia, Opere in studio
Parigi, Galerie Vivas, Spazi Cemento - Oeuvres Recentes,
Parigi, Studio Simonis, Cementarmati - Oeuvres des années 60

1995
Milano, Galleria Giò Marconi, Giuseppe Uncini. Una collezione 1959-1976
Bergamo, Galleria Fumagalli, Giuseppe Uncini. Gli Spazicemento
Alessandria, Galleria Soave, Giuseppe Uncini. Gli Spazicemento

1994
Reggio Emilia, Associazione 8.75 Arte Contemporanea

1993
Firenze, Studio d’Arte Stefanini, Dimore

1991
Gaeta, Galleria Emicla, Giuseppe Uncini. Opere 1990-1991. Acquarelli dal 1981-1986
Milano, Galleria Tega, Cementarmati - Ferrocemento - Mattoni – Ombre
Milano, Pietro Cavellini & Maria Cilena, Spazi di ferro

1990
Marsala, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Auguri 1990
Padova, Galleria Fioretto, Giuseppe Uncini - Sculture
Firenze, Galleria Santo Ficara, Giuseppe Uncini. L’immaginario costruito

1989
Roma, Galleria Mara Coccia, Uncini
Roma, Galleria dei Banchi Nuovi, Giuseppe Uncini
Lecce, Telamone Centro d’arte, Uncini
Torino, Gallerie Ippolito Simonis ed Eva Menzio, Giuseppe Uncini. Opere dal 1958 al 1963. Opere dal 1970 al 1989
Bologna, Spazia Studio d’Arte, Spazi di ferro

1988
Salerno, Galleria La Bottega, Dimore
Bari, La Panchetta, Uncini
Sciocca, Atelier dell’Arte, Gli acquerelli di Giuseppe Uncini

1987
Roma, Galleria dei Banchi Nuovi, Giuseppe Uncini
Roma, Galleria Mara Coccia, Giuseppe Uncini
Roma, L’Arflex, Giuseppe Uncini. Acquarelli e piccole sculture
Bolzano, Galleria D’Arte Il Sole, Giuseppe Uncini. Mostra n. 166
Salò, Centro d’Arte Santelmo, Giuseppe Uncini. Acquarelli

1986
Padova, Fioretto Galleria d'Arte, Dimore
Verona, Ponte Pietra Arte Contemporanea, Dimore, acquarelli e cementi

1985
Firenze, Galleria La Piramide
Ancona, Galleria Il Falconiere, Uncini
Ferrara, Sala Dossi dell'Istituto d'Arte, Dimore
Lecce, Telamone Centro d'Arte, Uncini
Vicenza, Studio Pozzan, Dimore – Acquerelli

1984
Trieste, Nadia Bassanese Studio d’Arte, Dimore
Udine, Galleria Plurima, Giuseppe Uncini. Dimore
Arenano, Circolo Culturale Le Pietre, Dimore
Rimini, Galleria TxT, Uncini

1983
Bolzano, Galleria Meta; Udine, Galleria Plurima, Giuseppe Uncini. Dimore
Macerata, Pinacoteca e musei comunali, Uncini. La logica fantastica
Rimini, Studio d’Arte Contemporanea TxT, Dimore
Como, Galleria Pantha Arte

1982
Roma, Galleria Arco d’Alibert, Dimore

1981
Rimini, Studio d’Arte Contemporanea TxT, La dimora delle cose

1980
Milano, Studio Marconi, La dimora delle cose
Roma, Galleria Rondanini, La dimora delle cose
Milano, Studio De Padova, La dimora delle cose

1979
Gubbio, Palazzo dei Consoli, Gubbio 79 - 20 Anni di ricerca di Uncini

1977
Fabriano, Galleria La Virgola
Bolzano, Galleria il Sole, Uncini. I Mattoni - Sculture 1969-70
Milano, Studio Ennesse, Murmuria: la Metafora del Muro

1976
Bologna, Galleria G7
Milano, Studio Marconi
Livorno, Galleria Peccolo
Roma, Galleria Rondanini, Le Ombre - Disegni e Progetti
Firenze, Galleria d'Arte La Piramide, Le ombre di Uncini

1975
New York, Gallery Mac Kee
Bergamo, Galleria dei Mille, Giuseppe Uncini
Roma, Galleria d’Arte Seconda Scala, Cementarmati 1959 - 1965. Costruzioni in mattone 1967 - 1969
Roma, Galleria Seconda Scala, Giuseppe Uncini
Padova, Galleria La Chiocciola, Giuseppe Uncini
Torino, Galleria Stein

1974
Verona, Galleria Ferrari, Giuseppe Uncini
Roma, Godel Galleria d'Arte, Uncini

1973
Bolzano, Galleria Studio 3B, Uncini
Milano, Studio Marconi, Uncini. Opere dal 1959 al 1973

1971
Torino, Galleria Christian Stein, Uncini

1970
Roma, Centro d'Arte Editalia Qui Arte Contemporanea, Uncini

1969
Milano, Salone Annunciata, Uncini

1968
Torino, Galleria Christian Stein, Giuseppe Uncini. Opere dal 1959 ad oggi

1967
Sanremo, Galleria Il Posto

1966
Venezia, XXXIII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte, Gruppo Uno
Spoleto, Galleria Space-Time, Gruppo Uno

1965
Napoli, Galleria Guida, Gruppo 1

1964
Venezia, Galleria del Cavallino, Gruppo Uno

1963
Roma, Galleria La Medusa, Gruppo Uno
Firenze, Galleria il Quadrante, Gruppo Uno
Genova, Galleria Rotta, Gruppo Uno
L’Aquila, Società Aquilana dei Concerti, Auditorium, Scelte e Proposte musica - poesia - pittura

1962
Roma, Autoscuola Schiavo, Prima mostra non ufficiale del Gruppo Uno con Biggi, Carrino, Dorazio, Frascà, Pace, Santoro, Uncini, Turcato

1961
Roma, Galleria L’Attico
Roma, Galleria L'Appunto

1958
Fabriano, Chiostro Quattrocentesco, Spedale del Buon Gesù

Mostra Giuseppe Uncini Opere 1961 - 2007

Giuseppe Uncini

Dal 23 ottobre 2023 al 27 gennaio 2024

Opere 1961 - 2007